VALUTAZIONE MICROCILMA IN AMBIENTI MODERATI, SEVERI CALDI E SEVERI FREDDI

misure di valutazione del microclima

misure di valutazione del microclima

L’art. 63 del D. Lgs. 81/08 stabilisce che i luoghi di lavoro debbano essere rispondenti ai requisiti minimi di salute e sicurezza previsti nell’allegato IV, che prevede al punto 1.9 che l’ambiente di lavoro debba avere sufficienti caratteristiche di aerazione, temperatura, umidità, soleggiamento.

Per questo motivo, in molte situazioni, è necessaria la valutazione del rischio microclima in ambiente di lavoro.

La nostra strumentazione è conforme alle norme UNI EN ISO più avanti riportate e campiona in simultaneo i seguenti parametri:

  • Temperatura dell’aria e sua variazione verticale: si verifica l’uniformità, lungo un’altezza pari a quella del corpo umano per evitare asimmetrie che portano a situazioni di disagio
  • Temperatura media radiante, in particolare per valutare se vi siano problemi di discomfort dovuti a presenza di superfici a temperature troppo elevate o troppo basse nei pressi dell’addetto: anche in normali uffici può capitare che la postazione di lavoro si trovi in vicinanza di vetri non adeguatamente schermati dall’irraggiamento solare e che quindi, anche in presenza di una temperatura dell’aria adeguata, si verifichino notevoli discomfort particolarmente durante la stagione estiva. Numerose ricerche internazionali dimostrano che la produttività di una persona che svolge lavoro d’ufficio aumenta notevolmente in proporzione al comfort del suo posto di lavoro. Per quanto riguarda ambienti di lavoro freddi o caldi, come ad esempio acciaierie o celle frigorifere, disponiamo di metodologie di valutazione specifiche che consentono di determinare le caratteristiche del vestiario più adeguato ed il tempo massimo di permanenza nelle zone critiche onde rientrare nei limiti prescritti dalle norme
  • Umidità relativa: situazioni n umidità relativa eccessivamente bassa possono portare a secchezza delle mucose e della cornea, con possibile sviluppo di patologie, mentre un’umidità relativa eccessiva ostacola la naturale auto-regolazione della temperatura corporea con situazioni stress e disagio e può portare al proliferare di muffe negli ambienti di lavoro con conseguenti patologie ad esse correlate
  • Velocità dell’aria: gli impianti di condizionamento possono dare luogo a correnti d’aria localizzate in talune postazioni di lavoro, con nascita di situazioni di discomfort valutabili strumentalmente con una misura contemporanea della velocità dell’aria. Anche in corrispondenza di postazioni situate nei pressi di porte, portoni o finestre tenuti aperti possono generarsi disagi analoghi.

SAIGE HA L’ESPERIENZA E LA STRUMENTAZIONE PER FORNIRE LA CONSULENZA  E LE MISURAZIONI PER EFFETTUARE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROCLIMA IN AMBIENTE DI LAVORO, in accordo con quanto previsto dalle norme di riferimento:

  • UNI EN ISO 7730 (ambienti moderati): ad esempio uffici, con determinazione degli indici di comfort (o di Fanger) PMV e PPD e formulazione di un giudizio di accettabilità sulla postazione di lavoro:
  • indici di accettabilità PMV e PPD

    indici di accettabilità PMV e PPD

con approfondimenti sulle cause di insoddisfazione (ad es. correnti d’aria localizzate, asimmetria radiante)

  • UNI EN 27243 e UNI EN ISO 7933 (ambienti severi caldi, dove il corpo si sforza di compensare lo stress termico ad esempio con la vasodilatazione e la sudorazione): acciaierie, fonderie, forni ceramici, vicinanze a refrattari, etc.: vengono calcolati gli indici WBGT (wet bulbe globe temperature, che considera tre diversi tipi di temperature) e PHS (predicted heat strain che è un metodo più sofisticato rispetto al WBGT) per emettere un giudizio sull’eventuale gravità del rischio nella postazione di lavoro
  • UNI EN ISO 15743 e UNI EN ISO 11079 (ambienti severi freddi, dove il corpo risponde con la vasocostrizione e l’incremento dell’attività metabolica): lavoratori che accedono a celle frigorifere o ambienti di lavoro legati al ciclo del freddo, etc., con calcolo dell’indice IREQ, ovvero del valore della resistenza termica dell’abbigliamento che potrebbe mantenere indefinitamente il valore della temperatura del corpo e della pelle a livelli accettabili nell’ambiente termico severo freddo oggetto di valutazione.

Oltre alle valutazioni del rischio microclima con strumentazione o software conformi alle norme sopra indicate, possiamo effettuare visualizzazioni con termocamera a infrarossi della distribuzione delle temperature radianti per meglio chiarire specifiche situazioni di disagio.

PER PREVENTIVI O INFORMAZIONI SCRIVI A info@saige.it o chiama il 393-9024689