In Italia, soprattutto nelle regioni del Nord, si avuto negli ultimi 10 anni un notevole incremento della costruzione di edifici in legno, soprattutto abitazioni unifamiliari e bifamiliari, ma anche edifici destinati ad altre funzioni. Il legno unisce il fascino estetico a quello ecologico, essendo un materiale naturale e rinnovabile.
Purtroppo, la velocità di diffusione delle case in legno non è andata di pari passo con lo sviluppo di un’adeguata manodopera specializzata e di un numero sufficiente di progettisti che abbiano le necessarie conoscenze sulla specificità di questi tipi di strutture. Se il legno è certamente un materiale fantastico che può durare secoli, è anche vero che esso teme molto maggiormente la principale causa di degrado di tutte le strutture, di qualsiasi tipologia esse siano: l’umidità.
Non corretta esecuzione del giunto tra fondazione e struttura in legno: può portare alla marcescenza con gravi conseguenze statiche
Il “business” delle case in legno si è scontrato con la crisi dell’edilizia, coinvolgendo talvolta:
- come imprese costruttrici, grosse falegnamerie che avevano a disposizione a basso costo la materia prima e che hanno coinvolto maestranze non specializzate per “buttarsi sul mercato” come realizzatori di case in legno
- tecnici non specializzati che si sono improvvisati progettisti di edifici in legno applicando particolari costruttivi propri degli edifici tradizionali in latero-cemento, e causando spesso danni maggiori rispetto a quelli dovuti alla realizzazione
Ingresso di aria fredda da pavimento e soglia porta finestra in camera al piano primo di casa in legno e sua rilevazione con termografia e termoanemometro
Nel corso della mia attività professionale di ingegnere e diagnosta ho visto molto spesso committenti, proprietari di case il legno, demoralizzati per i risultati di aver scelto malamente progettista ed imprese, per risparmiare poco più del 10% sul costo di realizzazione dell’immobile. E’ vero che essi si potranno rivalere in sedi legali, ma i procedimenti giudiziari sono lunghi, stressanti e talvolta incerti perché può capitare che gli stessi periti del tribunale non siano competenti in materia.
Nel caso di problemi nella vostra casa in legno, per non ripetere l’errore fatto in sede di progettazione e costruzione, è necessario rivolgersi ad un tecnico diagnosta che effettui una perizia strumentale inattaccabile nel caso si debba procedere in giudizio, perché tanto migliore sarà la perizia, tanto più il perito del tribunale sarà tenuto ad accertarne la veridicità ripetendo le medesimi indagini, che non potranno che riportare agli stessi risultati.
Abbiamo detto che la causa principale del degrado del legno è l’umidità: se la presenza di umidità permane per lungo tempo può portare a danni statici seri, compromettendo le fondazioni, o alla necessità di demolire ampie porzioni strutturali, come nel caso di tetti, terrazzi o porticati.
Muffa sullo sporto esterno di gronda di tetto in legno: si noti la forma allungata della muffa
L’umidità può avere varie sorgenti di ingresso nell’edificio in legno:
- dal terreno, attraverso le fondazioni
- dalle precipitazioni atmosferiche, attraverso le coperture, i fori finestra ed il davanzale, talvolta da cappotti non correttamente realizzati
- dalla rottura di tubazioni, dal loro non corretto raccordo o dalla non corretta esecuzione o raccordo di scarichi e sanitari
- da condensa interstiziale, dovuta a una non corretta progettazione o esecuzione della stratigrafia delle pareti e della copertura.
Il permanere di un tenore elevato di umidità nel legno compromette seriamente la sua durabilità strutturale.
Per eseguire una corretta diagnosi dei problemi dell’umidità è necessario disporre del progetto e dei particolari costruttivi, preferibilmente di foto di cantiere, e soprattutto di strumentazione adeguata quale:
- igrometro a contatto specifico per il legno: questo strumento, che può essere di tipo non invasivo (non richiede di eseguire piccoli fori nella struttura, ma ne indaga i primi cm di spessore mediante un’onda elettrica) o invasivo (con puntali di diversa lunghezza a seconda della profondità di indagine voluta (che sfrutta il principio della resistenza elettrica tra i puntali, inversamente proporzionale al tenore di umidità nel legno
Tetto in legno con travi passanti e difetto di sigillatura: per la realizzazione dello sporto di gronda è da preferire il sistema delle mensole a sbalzo invece delle travi passanti
- termocamera a infrarossi: è in grado di documentare velocemente le variazioni di temperatura superficiale su ampie zone, ed un diagnosta esperto può correlare la variazioni di temperatura e i loro “aspetti termici” (ovvero le forme delle zone che hanno temperature anomale) a particolari difetti costruttivi
Infiltrazioni d’aria fredda nel controsoffitto per mancanza di tenuta del giunto tra parete perimetrale e tetto
- blower door test: si tratta di un sistema che depressurizza (o pressurizza) l’abitazione, accentuando la velocità delle infiltrazioni d’aria e rendendole facilmente individuabili con la termo camera, con un termo anemometro a filo caldo o addirittura con la mano. Questo test è fondamentale, oltre che obbligatorio secondo alcuni protocolli di certificazione energetica volontaria (CasaClima) per determinare la qualità costruttiva dell’involucro. Se infatti vi sono “spifferi” incontrollati, oltre ad un maggior consumo energetico, essi portano ad una migrazione eccessiva e localizzata del vapore dall’interno all’esterno nel periodo invernale, con formazione di condensa interstiziale, ovvero di condensa all’interno dell’involucro (muri perimetrali o tetto). Ovviamente la condensa avviene perché durante il passaggio dall’interno all’esterno il vapore incontra temperature sempre più fredde e viene rallentato nel suo percorso dalla struttura stessa. L’accumulo di condensa interstiziale all’interno di una struttura in legno non ha effetti diversi dall’ingresso di acqua meteorica, potendo portare alla marcescenza del legno ed alla necessità di demolire e ricostruire la struttura. E’ buona norma, prima della costruzione di una casa in legno, inserire nel capitolato l’obbligo di un blower door test in fase di cantiere, per essere sicuri di aver bene eseguito la sigillatura dell’involucro prima di proseguire con i lavori di finitura (viene eseguito anche in assenza dei serramenti, tappandone i fori con robusti teli di nylon)
Immagine termografica ripresa durante blower door test: sembra che le infiltrazioni siano colpa dell’elettricista e del serramentista, ma …. Invece è colpa dell’impresa se il foro finestra è realizzato così:
- indagine endoscopica: mediante una microcamera collegata ad un cavo si possono verificare le condizioni interne della struttura rimuovendone e demolendone una porzione
Vista l’entità dei danni che l’umidità può creare ad una struttura in legno è fondamentale che il proprietario si attivi immediatamente alle prima avvisaglie riscontrabili ad occhio nudo, perché il permanere dell’umidità la fa aumentare consentendo la proliferazione di funghi che , insieme ad essa, portano alla marcescenza del legno.